Ozonoterapia per contrastare mal di schiena, cervico-dorsalgie e ernie discali.
L'ozono è un gas naturale, presente anche nell’atmosfera, che quindi non comporta rischi di allergie, si può utilizzare nei pazienti con patologie quali il diabete e le cardiopatie.
L’ozonoterapia è indicata in pazienti con mal di schiena, cervicalgia, sciatica e in particolare in presenza di ernia del disco.
L’ozonoterapia per via infiltrativa è una metodica raccomandata dal Ministero della Salute per l'efficacia dimostrata anche sulla riduzione degli interventi chirurgici alla schiena. È, inoltre, consigliata nei soggetti con patologie quali il diabete e le cardiopatie.
Le tecniche infiltrative con le quali si può iniettare l'ozono sono dipendenti dalla patologia di base. Di seguito quelle che io utilizzo più frequentemente e in quali casi.
TECNICA PARAVERTEBRALE INTRAMUSCOLARE
Utili nel mal di schiena, nei dolori cervicali e dorsali da discopatie, contratture muscolari, problematiche di postura, vengono eseguite per via ambulatoriale con una tecnica specifica che non prevede l'utilizzo di raggi o ecografia.
Il numero di sedute utili sono solitamente di 6 con cadenza bisettimanale, ma il numero può variare in funzione dell'andamento dei miglioramenti.
A miglioramento avvenuto, si consiglia poi di ripetere qualche seduta di mantenimento a distanza di alcuni mesi e, comunque, da stabilire in base alla problematica presentata.
TECNICA INTRAFORAMINALE RX GUIDATA
Utili nelle ernie discali compressive lombari (lombosciatalgie e lombocruralgie).
Questa metodica prevede che l'ago venga inserito in profondità, facendo prima un'anestesia locale, per attraversare la zona superficiale sottocutanea e muscolare, per poi arrivare in corrispondenza dell'ernia e della radice compressa.
L'infiltrazione intraforaminale viene infatti eseguita in una sala adeguata, appositamente attrezzata, in sterilità, con l'ausilio di personale dedicato e mediante l'utilizzo di controllo radiografo col fine di controllare il tragitto dell'ago durante la procedura per visualizzarne il posizionamento in corrispondenza dell'ernia e del nervo compresso.
L'obiettivo di questa procedura è quello di far riassorbire l'ernia per permettere al paziente di accedere velocemente al percorso riabilitativo, accelerando notevolmente il processo di guarigione.
Con questa tecnica mirata, sono solitamente sufficienti solo 2 infiltrazioni che vengono eseguite a distanza di 1 o 2 settimane l'una dall'altra.
Poche, infatti le infiltrazioni con Ossigeno-Ozono possono essere eseguite anche nei pazienti diabetici e ipertesi, inoltre che l'Ozono è un gas che "deriva" dall'Ossigeno e non può quindi dare problemi di allergie.
Viene utilizzato frequentemente anche nei problemi di dolore correlati all'attività sportiva e negli atleti professionisti in quanto non costituisce doping.
Le infiltrazioni possono inoltre essere eseguite nella maggior parte dei casi anche nei pazienti che assumono farmaci anticoagulanti; in questi casi è spesso sufficiente variare la terapia di base per un periodo molto limitato di tempo accordandosi prima con il Medico Curante di riferimento o con il Centro Emostasi.
Le uniche situazioni in cui le infiltrazioni di Ozono hanno una controindicazione (anche se non assoluta) sono: