Litoclasia professionale Reggio Emilia | Poliambulatorio C.T.R.

Sempre più persone soffrono di dolore cronico nella zona delle spalle, in particolare nell’articolazione. Questo fastidio è spesso generato da depositi di calcio in queste zone, dovuti a stili di vita non sani, abitudini errate o patologie pregresse.
Se soffri di dolori alle articolazioni delle spalle, come tendinopatia calcificata della spalla, o se ti sono stati diagnosticati dei depositi calcifici, l’intervento di litoclasia è la soluzione per rimuovere definitivamente queste problematiche.
Ecco un approfondimento su questa operazione.

Che cos’è la litoclasia?

Col termine tendinopatia calcifica ci si riferisce alla deposizione di calcio nella zona delle spalle, più precisamente nei tendini della cuffia dei rotatori. I depositi calcifici in questa zona possono essere anche asintomatici ma nella maggior parte dei casi portano alla cosiddetta “spalla dolorosa”.
Si tratta di una patologia che colpisce indistintamente diversi gruppi di persone con maggiore frequenza per i soggetti di età compresa tra i 40 e i 60 anni e prevalentemente di sesso femminile.

Come si formano le calcificazioni alla spalla?

Le principali cause della calcificazione delle spalle riguardano principalmente patologie pregresse, stili di vita e abitudini. Infatti, i soggetti con ipertensione, diabete, dipendenza da alcol e fumo o vita sedentaria sono più inclini a sviluppare una tendinopatia calcifica.

Come alleviare il dolore della calcificazione alla spalla?

Per diminuire il dolore che può causare la calcificazione della spalla viene consigliato di evitare gli sforzi eccessivi o movimenti bruschi dell’articolazione. Oltre a questo, può essere predisposta una terapia farmacologica con medicine antinfiammatorie, o una terapia manuale con l'ausilio di un fisioterapista.
Per eliminare in maniera definitiva le problematiche viene invece prescritto un lavaggio ecoguidato (ovvero la litoclasia) che permette di “rompere” le calcificazioni tramite l’inserimento di appositi aghi di precisione.

La procedura dell’intervento

Prima di tutto è importante dire che la litoclasia è un'operazione estremamente sicura, con complicazioni procedurali poco frequenti dovute alla invasività minima del trattamento.
L’intervento di litoclasia viene effettuato da due operatori: il primo si occupa del posizionamento della sonda ecografica sull’area precisa del tendine da trattare, mentre il secondo si dedica all’introduzione dell’ago, osservando in tempo reale su uno schermo il suo tragitto nei tessuti.

  1. Preparazione di un campo sterile a livello del sito di introduzione dell’ago. Si esegue un’anestesia locale introducendo l’ago sottocute.
  2. Dopo la rimozione dell’ago per l’anestesia, vengono inseriti due aghi nel contesto della calcificazione. In questo momento inizia il “lavaggio” della calcificazione tramite l’introduzione di soluzione fisiologica.
  3. Prima della rimozione definitiva degli aghi si procede all’introduzione di idrocortisone nella prosa SAD, per ottenere un effetto antinfiammatorio immediato e localizzato e ridurre il disagio post-procedurale.
  4. Si procede con la medicazione cutanea e l’applicazione del ghiaccio.

Litoclasia, tempi di recupero

Il recupero funzionale della spalla può avvenire nell’arco di pochi giorni dopo l’operazione. Solitamente dopo 5 giorni si può già tornare a svolgere le proprie attività quotidiane.
Per quanto riguarda l’attività sportiva i tempi di recupero si allungano leggermente. Per una migliore tutela dell’atleta viene consigliato un controllo ecografico dopo un paio di settimane dalla litoclasia.
In alcuni casi particolari può essere utile supportare il recupero della spalla con un percorso riabilitativo ad hoc predisposto da un fisioterapista.

Soffri di calcificazione alla spalla? Devi effettuare una litoclasia?

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